
Le iniziative di educazione finanziaria, assicurativa e previdenziale di soggetti terzi, privati e pubblici, attivi nella comunità economica, civile e sociale (stakeholder), meritevoli di riconoscimento secondo il Comitato Nazionale EDUFIN, potranno ricevere il bollino di qualità.
Un bollino identificativo di programmi che rispettino i criteri di gratuità e fruibilità e che gestiscano in modo trasparente eventuali conflitti di interesse.
In sostanza, il bollino per il cittadino diventa un elemento di identificazione sulla scelta di partecipare a iniziative che nascono senza scopi commerciali e che seguono le Linee Guida del Comitato EDUFIN. Una sorta di controllo ex ante, effettuato dal Comitato su richiesta del soggetto terzo interessato, sulle sue caratteristiche e sulla qualità della proposta.
Come avviene il processo di valutazione per rilasciare il bollino? Attraverso tre passaggi.
Il primo è quello dell’affidabilità, che verrà valutata in base al rispetto delle regole di condotta stabilite nel Vademecum blu e all’aver già partecipato a iniziative promosse dal Comitato, come, ad esempio il Mese dell’Educazione Finanziaria.
Il secondo stadio è l’idoneità della proposta: l’aspetto centrale che emerge è la verifica sulla gestione del conflitto di interesse e sulle caratteristiche dell’iniziativa.
Il terzo e ultimo stadio è la visibilità: se l’iniziativa è ritenuta idonea e meritevole sarà promossa dal Comitato stesso.
Solo i soggetti istituzionali possono avanzare richiesta e dovrà emergere in maniera chiara la separazione dell’attività dedicata all’educazione finanziaria, assicurativa e/o previdenziale rispetto all’eventuale scopo di lucro insito nella natura del proponente. I dettagli sono consultabili nel Vademecum blu presente sul sito del Comitato https://www.comitatoeducazionefinanziaria.gov.it/attivita/iniziative-blu-certificate/
I criteri di riconoscimento si applicano a programmi strutturati, aventi contenuto didattico e formativo, non ad eventi singoli. Viene lasciato spazio all’utilizzo di presentazioni, dispense, video, podcast, giochi, ma il riconoscimento è solo nei confronti dell’iniziativa e non dei materiali utilizzati.
Inoltre, l’iniziativa dovrà indicare se potrà essere replicata in altri comuni o regioni, o nei confronti di altri destinatari, e avere strumenti di monitoraggio del gradimento e del livello di apprendimento.
C’è un altro aspetto importante che riguarda la non ammissibilità qualora vi sia riconducibilità ad attività di presentazione, comunicazione, promozione o consulenza rispetto a un prodotto o servizio offerto, interventi di soggetti apicali, o rimando alla disponibilità di un consulente finanziario, assicurativo e/o previdenziale. Allo stesso tempo per i soggetti con scopo di lucro, come banche, società di assicurazione, intermediari, mercati e così via, le iniziative non potranno essere dirette unicamente ai loro clienti o ai loro dipendenti.
Va da sé che i contenuti dell’iniziativa proposta devono essere oggettivi e neutri; il linguaggio corretto, accurato, ben argomentato e aggiornato; chi eroga deve essere in possesso di adeguate competenze e capacità didattiche.
Vedremo quali e quante iniziative chiederanno il bollino e se i criteri di selezione avranno davvero effetto sull’efficacia e sulla fiducia del cittadino.
Voi che ne pensate?
Maria Luisa Visione