I giorni dell’emergenza sanitaria passano inesorabili scanditi da un tempo lento, per ognuno di noi. Il canto in tutte le strade e in tutti i luoghi, vicini e lontani, ha riscaldato i nostri cuori: una voce unanime capace di assordare il silenzio, in un’emozione senza pari verso il grido della speranza. Tante volte abbiamo raccontato
Metti di prendere il caffè della mattina sentendo parlare di recessione tecnica e di accorgerti di come, rispetto a un po’ di anni fa, il linguaggio economico sia diventato parte della quotidianità anche dei non addetti ai lavori. Meno di 11 anni fa, nel 2008, l’arrivo della crisi finanziaria internazionale sembrò un bombardamento senza vincitori, né vinti.