Sapere che il grado di cultura finanziaria degli Italiani è a livelli minimi rispetto ai Paesi più avanzati è ormai noto. Non è diffuso, invece, esplorarne le ragioni, chiederci perché. L’importanza dell’Educazione Finanziaria come processo in un mondo in cui essere consapevoli delle scelte economiche fa la differenza nella pianificazione del futuro, può affermarsi solo grazie a un’azione efficace condotta in rete.
Tassello fondamentale per definire una Strategia Nazionale che conduca a risultati misurabili e che diventi prassi anche per l’Italia, come già accade in 60 Paesi dell’OCSE, è conoscere le iniziative di Educazione Finanziaria che vengono svolte annualmente nel nostro Paese.
Il recente censimento promosso da Banca d’Italia, Consob, COVIP, IVASS insieme al Museo del Risparmio, alla Fondazione per l’Educazione Finanziaria e al Risparmio, alla Fondazione Rosselli e d’intesa con MEF e MIUR – risponde proprio all’esigenza di mappare lo stato dell’arte e diventa oggi un punto di partenza dei programmi educativi e degli enti erogatori esistenti sul tema.
Dall’indagine l’offerta formativa italiana:
- risulta frammentata ed eterogenea;
- passa da veri programmi educativi a semplice condivisione di materiale informativo;
- viene veicolata principalmente sul web, lasciando fuori una parte di utenti;
- coinvolge meno di 1000 persone in quasi due terzi dei casi esaminati, ovvero di 206 iniziative, promosse da 256 attori, nel triennio 2012-2014.
La previsione di un sistema di monitoraggio utile all’analisi, al confronto e alla valutazione delle azioni effettuate per accrescere le competenze dei destinatari e trasformarle in comportamenti virtuosi per l’utente, deve diventare una consuetudine. Come l’introduzione dell’Educazione Finanziaria nelle attività curriculari e la predisposizione di programmi formativi per studenti e adulti, coordinando scuola, operatori finanziari, terzo settore e istituzioni, verso un modello che analizzi costantemente costi e benefici.
Perché come insegna l’Educazione Finanziaria, il denaro è uno strumento a servizio della vita, il cui uso consapevole genera benessere.
Finalmente nel decreto Salva-Risparmio, convertito in legge, si stanzia un milione di euro, affinché si istituisca in Italia, entro sei mesi dall’entrata in vigore del provvedimento, un Comitato di Strategia Nazionale di Educazione Finanziaria. A conferma del legame esistente tra tutela ed educazione.
Coerentemente, spero, con il vero fabbisogno dei cittadini e con l’obiettivo di creare un’offerta formativa adeguata, misurabile, efficace e sinergica.
Maria Luisa Visione