Fin dal Medioevo il welfare state o stato di benessere ha rappresentato la rete di protezione economica dei cittadini.
Nel tempo però, sono intervenuti profondi mutamenti economici e sociali che hanno ridefinito il ruolo dello Stato: l’affermazione del mercato aperto e dell’iniziativa individuale; la globalizzazione economica finalizzata al funzionamento dei sistemi produttivi; la flessibilità al posto della continuità nel lavoro; la redistribuzione delle spesa pensionistica in relazione alle risorse pubbliche. Inoltre, il progressivo sviluppo delle conoscenze scientifiche e tecnologiche ha disegnato la cornice per la generazione dei nativi digitali e lo Stato ha iniziato a restituire ai cittadini la responsabilità individuale sulla protezione della salute, del patrimonio e del reddito.
Nell’attuale contesto evolutivo, l’educazione finanziaria rappresenta uno strumento utile a favorire il passaggio da un welfare tradizionale, non più realizzabile, a un welfare partecipativo e promozionale, nel quale il benessere sociale si raggiunge grazie al coinvolgimento e alla partecipazione di tutti gli attori della società: Stato, mercato, famiglia, volontariato, associazionismo. E’ un welfare caratterizzato da collaborazione e non da competizione. Così l’educazione finanziaria diventa strategica e funzionale a supportare consulenti/investitori attraverso l’informazione, l’istruzione e la consulenza oggettiva, al fine di incidere sui comportamenti e – come ci ricorda l’Ocse – di renderli “consapevoli dei rischi e delle opportunità finanziarie, per effettuare scelte informate, comprendere a chi chiedere consulenza e mettere in atto altre azioni efficaci per migliorare il loro benessere finanziario”.
La fiducia, ai nostri tempi, è un bene prezioso; l’esigenza di partecipare attivamente al proprio destino e di dare certezza e stabilità economica presente e futura alla propria famiglia non è derogabile. Gli operatori del mercato e, in particolare, i consulenti finanziari, erogando programmi educativi mirati alla pianificazione finanziaria possono ergersi a un ruolo sociale. E’ un ruolo che non assomiglia neanche lontanamente all’assistenza, poiché assolve al nobile obiettivo di dare un contributo importante alla società, guidando i risparmiatori, diffondendo cultura finanziaria e producendo benessere individuale e collettivo.
Maria Luisa Visione